Hammamet, di Gianni Amelio

Un film di Gianni Amelio con Pierfrancesco Favino, Livia Rossi, Alberto Paradossi, Luca Filippi, Renato Carpentieri e Giuseppe Cederna.

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La pellicola di Amelio racconta la storia di Bettino Craxi, l’ex Presidente del Consiglio e leader del Partito Socialista Italiano che, dopo l’inchiesta di Mani Pulite, se ne andò ad Hammamet. il suo nome, che una volta riempiva le cronache, è chiuso oggi in un silenzio assordante. Il film è basato su testimonianze reali e la narrazione ha l’andamento di un thriller, si sviluppa su tre caratteri principali: il re caduto, la figlia che lotta per lui, e un terzo personaggio, un ragazzo misterioso, che si introduce nel loro mondo e cerca di scardinarlo dall’interno.

Racconto degli ultimi sei mesi di vita di Bettino Craxi, uno dei più controversi politici italiani. Spaccato di un periodo storico che racconta una politica seriosa e riservata che non esiste più. Un film che, che con Il Divo e Loro 1 e 2 di Paolo Sorrentino, arricchisce l’albo delle pellicole che raccontano una determinata fase della vita di figure politiche di spicco del nostro paese. Prodotto da Pepito Produzioni e Rai Cinema. Gianni Amelio è indiscutibilmente uno dei registi più raffinati e acuti del nostro cinema. Autore di film a sfondo politico-sociale come Porte Aperte del 1990, Così ridevano del 1998 e Il primo uomo del 2011, con Hammamet Amelio racconta una vicenda difficile, su cui ancora non è stata fatta luce completamente. L’ex Presidente del Consiglio Bettino Craxi, in carica dal 1983 al 1987 e Segretario del Partito Socialista dal 1976 al 1993, ha sempre diviso l’opinione pubblica e Amelio, assieme allo sceneggiatore Alberto Taraglio, ha voluto mettere in evidenza il lato umano dell’uomo, piuttosto che il suo percorso politico. La pellicola offre il ritratto di un uomo gentile, profondo, turbato da un passato politico in cui è stato bersaglio di una congiura fatta alla sua persona. Nel film non viene mai presa una posizione ben definita sulla questione che sia stato o no un politico onesto. Hammamet infatti non vuole essere un racconto politico, bensì un ritratto terreno della persona, e lo dimostra con i tanti nomi inventati inventati e con quei personaggi inseriti nel racconto solo per favorire la narrazione. Amelio, a differenza del sopra citato Sorrentino, fa un ritratto preciso delle diverse facce di Bettino Craxi, marcando il focus più sull’uomo che sul politico, sul leader piuttosto che sul malfattore, rimanendo sempre un passo indietro dalle cose dette e dai giudizi dati. Fedele alle intenzioni, il regista evita quasi del tutto di parlare o di entrare nel merito delle ombre che oscurano gli ultimi giorni di vita di Craxi. Pier Francesco Favino, con l’aiuto di un make up impeccabile, è incredibilmente simile all’originale. Una quasi reincarnazione, una riproduzione perfetta delle movenze, della parlata e dell’atteggiamento. La sua interpretazione si può definire sontuosa, e se la si accosta a quella di Buscetta, ne Il Traditore, film del 2019 di Marco Bellocchio, si può dire che pochi altri attori nella storia del cinema italiano recente abbiano raggiunto vette così alte.

In totale il film ha incassato più di 5 milioni e mezzo di euro.

REVIEW OVERVIEW
IL NOSTRO GIUDIZIO
hammametUn film sincero e trasparente con il pregio di non giudicare, di non prendere mai una posizione politica e di concentrarsi prevalentemente sull'umanità di un'uomo che conosce il suo destino e che si ritrova a fare i conti con quello che è stato il suo passato.