Il nostro giudizio

Un soggetto delicato, senza strappi o momenti di eccessiva intensità con al centro della trama una serie di relazioni che ruotano attorno alla solitudine e alla capacità condividere.

Settembre, di Giulia Steigerwalt

Da tempo ormai, Francesca e suo marito Alberto non vanno d’accordo Francesca condivide la sua tristezza con la migliore amica Debora, la quale a sua volta è in crisi con il marito Marco. Nel frattempo, il figlio di Francesca, Sergio, si dedica a dare lezioni di educazione sessuale a Maria, una ragazzina alle prime esperienze, la quale condivide i suoi dubbi e le sue paure con l’amica Simona. Guglielmo, il ginecologo di Francesca, ha una relazione con Ana, una giovane prostituta croata, che sta iniziando a provare sentimenti per il panettiere Matteo. I loro percorsi, pur diversi, sono destinati ad intersecarsi, e le loro vite sono prossime a subire un cambiamento radicale.

Il trailer ufficiale del film

Matteo Rovere, con Groenlandia, mette a segno un altro colpo affidando questo delicato soggetto a Giulia Steigerwalt, alla sua opera prima da regista ma già sceneggiatrice di varie pellicole di successo come Il Campione (2019) per la regia di Leonardo D’Agostini e Marilyn ha gli occhi neri (2019) di Simone Godano. La narrazione di questo film scorre su una linea tranquilla e quotidiana, senza strappi o momenti di eccessiva intensità, tuttavia gli stati d’animo dei personaggi sono ben evidenti e si colgono tutti. L’ambizione della regista risalta maggiormente nella scelta delle musiche, che spaziano da Bob Dylan a Nico e i Velvet Underground, piuttosto che nella messinscena, semplice ma efficace. Al centro della trama, una serie di relazioni che ruotano attorno alla solitudine e alla capacità condividere.

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Un soggetto delicato, senza strappi o momenti di eccessiva intensità con al centro della trama una serie di relazioni che ruotano attorno alla solitudine e alla capacità condividere.Settembre, di Giulia Steigerwalt