Il nostro giudizio

Film tanto personale quanto inefficacie. Lo spettatore può certamente gioire davanti alle raffinate rappresentazioni chapliniane che mette in scena la regista, che però si perde dentro un insieme di insicuro sentimentalismo e in un esercizio di stile che oscura la narrazione.

Marcel, di Jasmine Trinca

TRAMA

Una bambina vive con sua madre, un’artista di strada. La piccola ama incondizionatamente il genitore, che, però, a sua volta nutre lo stesso profondo sentimento per Marcel, il suo cane. Quando la donna, però, smarrisce il suo amato cane, si mette subito alla ricerca di Marcel insieme alla bambina. Nel mentre la madre si riconnette con quella figlia che ha a lungo trascurato e saranno proprio questi momenti trascorsi insieme ad avvicinarle, portandole a conoscersi più a fondo, condividendo dolore e affetto.

RECENSIONE

Primo lungometraggio di Jasmine Trinca, che realizza un’opera tanto personale quanto inefficacie. Lo spettatore può certamente gioire davanti alle raffinate rappresentazioni chapliniane che mette in scena la regista, che però si perde dentro un insieme di insicuro sentimentalismo e in un esercizio di stile che oscura la narrazione

- Advertisement -spot_img

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Film tanto personale quanto inefficacie. Lo spettatore può certamente gioire davanti alle raffinate rappresentazioni chapliniane che mette in scena la regista, che però si perde dentro un insieme di insicuro sentimentalismo e in un esercizio di stile che oscura la narrazione.Marcel, di Jasmine Trinca