Il nostro giudizio

Lucchetti è un ottimo regista di drammi familiari che sa raccontare la mutazione del tempo all'interno di una coppia. In questo film, come in quasi tutti i suoi precedenti, azzecca dialoghi, tono e messa in scena. Piuttosto faticoso immaginare che dopo trent'anni Lo Cascio diventi Silvio Orlando e la Rochwacher la Morante.

Lacci, di Daniele Lucchetti

TRAMA

In un passato lontano, Aldo ha tradito Vanda e abbandonato i suoi figli a Napoli. A Roma ha ricominciato con Livia, una collega e una ‘voce’ più gentile. In mezzo due figli, Anna e Sandro, che crescono e covano un avvenire di rancori. Vanda tenta il suicidio, Aldo non cede al ricatto ma qualche anno dopo torna a casa e riannoda i lacci sciolti. Aldo e Vanda escono intatti dalla crisi ma è solo apparenza. A guardarli da vicino le crepe e le riparazioni saltano agli occhi. La débâcle è dietro l’angolo, Anna e Sandro pure.

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Lucchetti è un ottimo regista di drammi familiari che sa raccontare la mutazione del tempo all'interno di una coppia. In questo film, come in quasi tutti i suoi precedenti, azzecca dialoghi, tono e messa in scena. Piuttosto faticoso immaginare che dopo trent'anni Lo Cascio diventi Silvio Orlando e la Rochwacher la Morante. Lacci, di Daniele Lucchetti