TRAMA
Daniel, unico poliziotto di origini africane nel Reparto Mobile, quello antisommossa, della Capitale. La situazione abitativa a Roma è drastica, tantissime persone hanno deciso di occupare alcuni edifici non abitati per protesta, rivendicando il loro diritto di avere una casa. Le forze dell’ordine devono far sì che i palazzi non vengano occupati e liberare quelli già presi di mira. A Daniel e alla sua squadra viene chiesto di sgomberare un edificio occupato da oltre 150 famiglie, ma tra queste vi è anche la sua. Il ragazzo, infatti, è cresciuto in un appartamento di un palazzo occupato abusivamente, ma ha lasciato la sua casa diversi anni e ora deve farvi ritorno per cacciare via sua madre e suo fratello, che nel frattempo è divenuto il leader degli occupanti.
RECENSIONE
Hlep Papou, regista bielorusso stabilito in Italia, vince con questa sua opera prima il premio come miglior regista esordiente all’ultimo Festival di Locarno del 2021. Il legionario parla del nuovo volto dell’Italia multiculturale, rifacendosi al cinema di Sollima che in ACAB (2011), affrontava il tema machista della Celere. Dalla musica alla fotografia il film è dotato di uno sguardo personale. Bravo Papou a non cadere nella fiction dando vita a una vera tragedia contemporanea.