Il nostro giudizio

Resinaro si mstra sicuro dietro alla macchina da presa e realizzando un film visivamente notevole. Un buon esempio di cinema italiano in transizione che purtroppo si perde un pò sulla caratterizzazione dei personaggi.

Dolceroma, di Fabio Resinaro

Un film del 2019 di Fabio Resinaro, con Lorenzo Richelmy, Claudia Gerini, Luca Barbareschi e Francesco Montanari.

TRAMA

Andrea Serrano, scrittore 29 enne depresso e in cerca di una svolta esistenziale, trova nell’istrionico produttore cinematografico Oscar Martello, la possibilità di dare una svolta alla sua vita.

RECENSIONE

Esordio cinematografico del giovane Fabio Resinaro, che pone fine al sodalizio artistico con l’amico e autore Fabio Guaglione. I due registi, noti al pubblico e ai media con l’appellativo Fabio&Fabio, si sono guadagnati un posto di riguardo tra i più promettenti volti del nuovo cinema indipendente italiano. Film coraggioso, colorato e narcisista. Fabio Resinaro si ispira al romanzo di Corrias (Dormiremo da vecchi), per la sua prima regia da solista, mostrandosi sicuro dietro alla macchina da presa e realizzando un film visivamente notevole. Un buon esempio di cinema italiano in transizione che purtroppo si perde un pò sulla caratterizzazione dei personaggi, disegnati sopra le righe e immersi in un mondo schizofrenico difficile da dominare. Barbareschi invece domina ed è travolgente nel ruolo del produttore cinematografico Martello. Nonostante l’eccessivo personaggio affidatogli, riesce ad interpretare con gusto e verve i dialoghi che descrivono un mondo avvolto nel caos e un cinema sciagurato.

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Resinaro si mstra sicuro dietro alla macchina da presa e realizzando un film visivamente notevole. Un buon esempio di cinema italiano in transizione che purtroppo si perde un pò sulla caratterizzazione dei personaggi.Dolceroma, di Fabio Resinaro